Distraction

La vita é una tale distrazione che non ti lascia neanche prender coscienza di ciò da cui ti distrae.
– Franz Kafka

traffic jam
“La sosta è una situazione di traffico che non crea particolari problemi di sicurezza ma richiede comunque il rispetto di alcune precise regole fondamentali per una buona convivenza e la migliore qualità della vita.
Talvolta, per motivi di traffico o di ristrettezza della carreggiata,
alcune strade anzi che essere a doppio senso di circolazione vengono rese a senso unico.
Per evitare la possibilità di incidenti esse devono essere opportunamente segnalate.”

weakness

confusione.
la stanchezza rifiuta il sonno
come fosse l’ultimo bicchiere
e un urlo nella testa
che mi dice “arrenditi!”
mentre sgomito nella nebbia
cercando non so cosa…
di vivere soltanto
senza capire se odiare
o smetter solo di amare.
vorrei da un lato dimenticare
e dall’altro ritornare:
ogni scelta è incompatibile
col resto del mondo.
vorrei soltanto accettare
(“arrenditi! arrenditi!”)
confusione
odio
confusione
oblìo
confusione
è ingiusto…
perder tutto
come fosse
un pugno
di mosche.

Pain

“Ti direi che non mi importa
Che tu possa stare male
Ti direi che ti ho tradito
Che ho succhiato altro sangue
Ti direi che non ho voglia
Di ascoltare i tuoi problemi
Non mi importa se tu vivi
A Londra Tokyo New york
Ti direi che non mi frega un cazzo
Delle tue paure
Ho già le mie che urlano più forte, più forte
Solo una cosa
Io sto male

Non voglio più stare con me
Non voglio più dipingere quel che non c’è
Non voglio più leggere scrivere e dire
Che lei non mi toccherà più
Non mi basta distruggere
A me non mi basta lanciare quest’ultimo grido
Quest’ultimo gemito
Mi toccherò e morirò solo per lei

Ti direi che non rispetto
Le tue grandi confessioni
Ti direi che non intendo
Misurare le parole
Voglio scavare un solco profondo
Tra me e te
Tra me e te
Voglio che mi odi con tutte le tue forze
Non voglio ricordare
Non voglio cose da ricordare
Perché fa male”

Frozen

Sotto una lastra di ghiaccio
ibernato ma sveglio
sento mordermi il freddo
mentre vedo intorno
il tempo passare…

Un sussurro mi ricorda
(piangendo) quel che ero
(odiando) quel che sono
e poi soltanto freddo
solo silenzio…

La paura mi congela:
di sbagliare, di fare…
Vorrei rompere il ghiaccio
e volare, Icaro, su…
fino a bruciarmi, scaldarmi
anche solo un po’
dimenticando tutto
questo mio freddo.

Oppure dormire, vorrei;
scacciando via i sogni
scappando, abbandonando
precipitando…
Volar su, bruciarsi
e poi dormire…
Levarsi ogni colpa
di dosso, per sempre.

(03/12/08)

Frozen drop

Tired

Aiutami
a rialzarmi
non posso cadere più:
dormo sul tuo soffice
manto di cristallo.
Sei un lago?
Sento freddo
eppure dormo.
Non posso svegliarmi:
appena mi muovo
una crepa si schiude
e cado giù…
Dormirò ancora
ibernato sul fondo
fino all’arrivo
della primavera.
tired

#?

Non aveva mai pianto.
Nè da solo, nè in pubblico.
Mai.
Ma quella lacrima, quell’unica lacrima che quel giorno versò, gridava tutto il suo bisogno di essere umano, oltre che un uomo.
Era bellissima.
Coraggiosa e codarda come solo una lacrima sa essere.
Quel giorno nessuno osò piangere.
In silenzio, ognuno assisteva alla scena, pieni di dolore, pieni di tristezza.
Ma nessuno osò piangere.
Quasi le loro lacrime scontate e gratuite si vergognassero a mostrarsi di fronte alla bellezza di quell’unica lacrima, così pura e sincera, che aveva versato Dan.
Tutte le altre sarebbero apparse inutili, quasi ipocrite.
Così nessuno pianse.
Ma tutti sapevano che Dan – e anche lui lo sapeva – da quel giorno, aveva imparato a piangere.
Avrebbe rinunciato ad un po’ del suo essere uomo per diventare un po’ più umano.
Perché piangere è una cazzata che fanno solo gli esseri umani.
E tutti gli uomini, prima o poi, fanno qualche cazzata.

Magnolia

(You’ve)
Runaway from me…
Oh please!
Rain again on me,
cloudy sky.
I will wind down
the troubles,
blowing grey out
of the way.
(Away)

Magnolia

“Pioggia io sarò per toglierti la sete
E sole salirò per asciugarti bene
Vento arriverò per poterti accarezzare
Ma se vuoi se tu vuoi
Tra fango e neve, fango e neve impazzirò!”

Sunray

Godrei
d’ogni singolo raggio di sole;
vorrei
sentirne addosso il calore.

raywood.jpg

“Perché essere felici
per una vita intera
sarebbe quasi insopportabile
Forse meglio dondolarsi
fra l’estasi e la noia
cercando le risposte più plausibili
Com’era l’albero
così sarà il frutto
Dolce pensiero di vivere tutto

Non può essere mai come ieri
mai più la stessa storia
Non può essere mai come ieri
mai quella stessa gloria
Su vieni e riabbracciami
se ti ho perso è stato solo per un attimo

Ci sono infinite cose deliziose
così vicine agli occhi
che non le sai vedere
Quanto tempo abbiamo perso inutilmente
seguendo dei percorsi inevitabili
Com’era l’albero così sarà il frutto
Dolce pensiero di vivere tutto.”

Silent

Un assolo di vita
nel silenzio della notte.
Un singolo strumento
in un delirio di rumori.
Soltanto una nota…
Un mi…
fa…
male.

E poi: silenzio…
Il tuo sguardo distante
come una musica lontana.
Le mie mani tremano
su una tastiera
in bianco e nero…
Accenno incerto una melodia,
un mi..
un fa..
e via.

Silenzio.
Di nuovo le nostre mani
senza suoni
s’incontrano
e le labbra
e tutto il resto
suonano.
Un unico assolo.
Silenzio…

railroad

“Questo qualcosa tra me e te, che non è un’abitudine,
che non mi fa dormire e non mi importa niente,
che se non chiami e non ti fai vedere non c’è una ragione,
neanche la musica mi serve a stare bene. Nemmeno una canzone.”

Sfumature

Sfumo via…sfumo…
tra l’odore del fumo,
silenzioso ed acre
come un ricordo,
come un primo capello
grigio cenere…
E questo desiderio
che ci porta via,
ancora più lontano
dell’oceano.
Perché resistere?
Navigare lontano,
naufragare…
Ma dimenticami:
io non posso
far altro
che perder colore.

violetfadeaway

“(…)

I pensieri scorrono più veloci della luce
i miei occhi parlano con un’altra voce
i pensieri scorrono più veloci della luce
e i miei occhi…

Impercettibili sfumature
così difficili da dimenticare
così decise da trasformare
sorrisi in lacrime
Impercettibili sfumature
così decise da trasformare
cieli grigi in giornate di sole
il coraggio in mille paure

(…)

Attimi irripetibili
tutto finisce lo so
ma non voglio partire, no
ancora no, ancora no
ancora no, ancora no…”